Torna a: L'ultimo petalo

 Gli eroi di tutti i giorni

 

Ritengo doverosa una premessa: in Italia le raccolte di racconti hanno sempre avuto poco successo, fatto del tutto inspiegabile ove si consideri che questa narrativa breve deve avere in sé le qualità del romanzo, cioè la presenza di una storia che nasce, si sviluppa e infine si conclude, compito di certo arduo quando si consideri che il tutto avviene in un numero ristretto di pagine; di conseguenza il racconto non può essere considerato una narrativa di serie B. Ancora più tragico è normalmente l’esito delle vendite dei libri di poesia, circostanza tanto più grave se si tiene presente che in questo campo il nostro paese ha dato autori di grande rilievo internazionale.

E dalla premessa passo al libro di Miriam Ballerini, che è una raccolta di racconti, ma anche una raccolta di poesie, e quindi è ammirevole il coraggio dell’editore di unire due generi che normalmente hanno scarso mercato. C’è tuttavia da precisare che nel volume in questione non si tratta di momenti astratti fra loro, bensì complementari, perché a ogni racconto segue una poesia che offre una visione più personale del tema svolto. E con più personale intendo riferirmi al fatto che mentre nei brani di prosa la presenza dell’autrice non si nota, nel senso che i personaggi sembrano agire in completa autonomia, nelle liriche invece, com’è del resto naturale, si esprimono sensazioni, si traslano emozioni che sono direttamente espressione del sentire della poetessa.

E’ come se, dopo aver letto una storia, scritta in tono quasi asettico, potessimo cogliere ciò che effettivamente al riguardo prova l’autore, un bisogno impellente di esternarsi che trova la sua forma migliore nei versi.

E’ da un po’ che seguo il percorso letterario di Miriam Ballerini, sempre attenta all’uomo comune, con particolare riguardo a situazioni di disagio. Nei suoi scritti non troverete eroi del piccolo schermo, ma per lo più umili, che, in tal modo, vengono alla ribalta, illuminati dalla luce per quel breve periodo in cui la loro storia si svolge, per poi ripiombare nell’anonimato che li ha sempre contraddistinti.

Sono gli eroi di tutti i giorni, naturalmente vinti, ma che per un attimo hanno un guizzo che interrompe la monotonia di anni nel buio. E per quanto di fantasia, sono personaggi reali, perché, a voler ben guardare, finiamo pure con il rispecchiarci.

La scrittura di Miriam Ballerini è scarna, ma non povera, è immediata e senza orpelli, di un realismo quasi assoluto, così da risultare efficace, coinvolgente e avvincente.

Sono storie di drammi, di piccole e grandi miserie, anche di riscatti, in una parola una vera e propria candid camera su una realtà osservata attraverso il filtro della fantasia.

Pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, poesia dopo poesia ci si accorge di quanto ci sia di noi in quelle righe, uomini semplici, avvolti nella nebbia che solo l’estro creativo per un attimo riesce a dissolvere.

 

La lettura, senz’altro gradevole, è pertanto sicuramente consigliata.

 

Renzo Montagnoli

"Fiori di serra"

con:

I miei libri su:

Lasciate un vostro commento
Lasciate un vostro commento

Alcune mie poesie

Leggete qui...